lunedì 18 maggio 2009

UNIVERSITÀ DI FIRENZE: LE PRIORITÀ DELLA FLC-CGIL FIRENZE

Dal comunicato stampa, redatto in occasione dell'incontro con i candidati alla carica di rettore tenutosi il 18 maggio 2009, visibile integralmente alla pagina http://www.firenze.cgil.it/2009/universita.htm, riportiamo un estratto relativo alle problematiche del precariato:

Il reclutamento e il precariato sono oggi la questione principale.

• L’Ateneo deve procedere mediante una chiara e trasparente programmazione delle risorse indicando il budget destinato al reclutamento e individuando criteri condivisi per l’attribuzione di personale (docente e tecnico/amministrativo) alle diverse strutture. E’ necessario nella programmazione ristabilire un corretto equilibrio tra il personale docente e tecnico/amministrativo per garantire la funzionalità dei servizi, perseguendo l’indicatore nazionale del rapporto 1 a 0,9.

Per quanto riguarda il personale docente la programmazione deve, nei prossimi anni, privilegiare il reclutamento dei ricercatori rispetto alle carriere (Firenze è l’unico tra gli Atenei medio-grandi ad avere più ordinari che ricercatori), salvo settori ritenuti in particolare difficoltà o con precise specificità.

• La presenza di personale precario ha assunto proporzioni enormi: il numero di ricercatori e docenti con contratti precari (assegni di ricerca, borse, prestazioni d’opera, docenti a contratto, ricercatori a tempo determinato) è superiore a quello dei docenti di ruolo. 

La FLC CGIL richiede un tavolo specifico per affrontare le problematiche del personale precario impiegato nelle attività di docenza e ricerca. Insieme alla riflessione sul reclutamento e la programmazione è d’obbligo avviare una ricognizione sulle professionalità espresse in questi anni dall’Ateneo, ricostruendo innanzitutto un’anagrafe delle professionalità. E’ necessario individuare gli strumenti per ridurre l’abuso di personale a basso costo, cercando di incentivare la costruzione di percorsi che favoriscano l’omogeneità di trattamento e la riconduzione verso un unico rapporto di lavoro subordinato. E’ necessario estendere alcuni diritti fondamentali, non solo sul piano del trattamento economico e normativo, ma anche in relazione alla partecipazione agli organi di governo dell’Ateneo.

• L’affidamento di docenze ad esterni, inizialmente previsto per professionalità estremamente specifiche, si è esteso a dismisura, senza che fossero chiariti i diritti, i doveri e le condizioni economiche e normative, arrivando al paradosso di prevedere docenze gratuite.

La CGIL non accetta che vengano meno le elementari norme del codice civile, insegnare all’Università deve essere un’attività alta e qualificata e non può essere certo offerta a volontari, né può esistere prestazione di lavoro in assenza di corrispettivo. Pertanto è necessario affrontare con urgenza il problema, prevedendo in prospettiva un ridimensionamento delle docenze a contratto e predisponendo da subito un regolamento apposito che individui le condizione economiche e normative di questa specifica prestazione d’opera (come previsto in altri atenei) […]


La FLC-CGIL di Firenze

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