Al Rettore dell’Università degli Studi di
e, per conoscenza,
al Prorettore alla didattica prof. Sandro Rogari
ai Presidi di Facoltà dell’Ateneo Fiorentino
I Docenti a contratto dell’Università di Firenze, per voce
- constatata l’importanza che la docenza a contratto riveste nello svolgimento dell’attività didattica di molti Corsi di Laurea di questo Ateneo;
- constatata la condizione di forte disagio determinato dal basso livello retributivo e dalla sostanziale esclusione dalla vita democratica accademica dei docenti a contratto a fronte di un impegno sempre crescente causato dai progressivi pensionamenti
- considerato che la presenza di un corpo docente estraneo alle strutture organizzative e di indirizzo della docenza non può che portare ad uno scadimento progressivo della qualità stessa della didattica;
- considerata la dignità di lavoro, le tipologie di contratto e l’importanza che in altri paesi europei hanno figure equiparabili, esterne ai ruoli universitari;
- considerata l’incidenza che le nuove restrizioni causate dalla L. 133/2008 avranno sul precariato universitario,
CHIEDONO
che vengano apportate modifiche allo Statuto d’Ateneo e al Regolamento concernente la disciplina dei professori a contratto, volte ad ottenere:
negli ambiti e nelle modalità dell’art. 2, comma 2
- il diritto di voto deliberativo dei Docenti a contratto nei Consigli di Corso di Laurea;
- la presenza dei Docenti a contratto, con diritto di voto deliberativo, nei Consigli di Dipartimento;
- la rappresentanza, per ciascun corso di laurea, dei Docenti a contratto nel Consiglio di Facoltà, con diritto di voto deliberativo;
- la rappresentanza dei Docenti a contratto, con diritto di voto deliberativo, nel Senato accademico e nel Consiglio di Amministrazione;
nonché:
- l’istituzione di minimi retributivi dei docenti a contratto (D.R. 896/2004, art. 7) pari a quelli dei ricercatori confermati, come previsto dall’art. 14 della L. 230/2005;
- l’accesso dei Docenti a contratto ai fondi d’Ateneo per la didattica e per la ricerca, con possibilità di essere responsabili di progetti autonomi;
- il riconoscimento di pari diritti col personale strutturato in merito all’accesso alle strutture universitarie quali biblioteche, mense universitarie, centri linguistici, mediateche, etc.
Tali richieste si attengono ai diritti minimi riconoscibili alla componente precaria della docenza, che da anni si trova in attesa di concorsi come soluzione della propria situazione lavorativa nell’Ateneo fiorentino. I Docenti Precari, certi
Coordinamento dei Docenti Precari dell’Università di
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