lunedì 8 marzo 2010

MAILING LIST DEI DOCENTI PRECARI UNIFI

Abbiamo creato una mailing list allargata a tutti i precari dell'ateneo fiorentino per discutere in rete idee, proposte, azioni, strategie...

Sei invitata/o ad iscriverti e a diffondere l'iniziativa.

http://groups.google.it/group/docentiprecariunifi?hl=it

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Coordinamento docenti precari Unifi

lunedì 1 marzo 2010

L’altra faccia della luna

Le rivendicazioni dei ricercatori-docenti precari dell’università di Firenze


Lo sfibramento del sistema universitario causato dalle politiche fallaci messe in atto dai governi succedutisi negli ultimi due decenni si è venuto accentuando, a livello locale, a seguito di scelte poco lungimiranti, anche nell’ateneo fiorentino, che hanno previsto la moltiplicazione fuor di misura di sedi e corsi di laurea, e il massiccio avanzamento di carriere che ha capovolto la piramide.

Ad una università bulimica è imposto ora un regime di magro.

A farne le spese sono – ad oggi – principalmente quei lavoratori cui l’università da anni offre contratti di lavoro un tempo detti “atipici”. Quei lavoratori che, numericamente e qualitativamente, costituiscono l’ “altra faccia della luna”: il numero dei ricercatori-docenti precari è infatti stimato essere in Italia nell’ordine delle decine di migliaia di unità, pari a quello dei lavoratori strutturati. A partire dagli ultimi anni Novanta, gli Atenei, seguendo l’esempio del settore privato, non hanno voluto esimersi dal sostituire lavoratori strutturati con lavoratori assunti a tempo determinato con forme contrattuali deboli, spesso utilizzate illecitamente, e prive di qualsiasi tutela. In tempi di crisi, a fronte della diminuzione delle opportunità di assunzione, tali forme contrattuali sono diventate non solo la consuetudine, ma spesso l’unica possibilità offerta al lavoratore.

Il sistema di esternalizzazione di ricerca e docenza, mai considerato come opportunità di maggiore offerta culturale, bensì come possibilità di assicurare un servizio a costo zero senza incidere sul sistema di sprechi e privilegi, fa ricorso a forme di parasubordinazione nella stipula di rapporti di lavoro e induce non solo a una cospicua diminuzione degli stipendi – per lo più di carattere carsico – ma, effetto ancora più grave, toglie al lavoratore molti dei suoi diritti: istituti previdenziali, possibilità di carriera, riconoscimenti professionali, rappresentanza, diritto di sciopero, tutele sindacali. Nei settori della conoscenza, inoltre, l’indebolimento del rapporto contrattuale e fiduciario con l’ente lede la capacità di garantire una ricerca e una didattica di qualità: sicurezza economica, sicurezza contrattuale, informazione e accesso agli organi decisionali, sono infatti elementi necessari per fornire un lavoro qualificato.

In questo contesto di profondo disagio, aggravato dai tagli finanziari della Legge 1/2009, si inserisce il nuovo disegno di legge Gelmini-Tremonti che prevede una riforma dell’Università all’insegna della decrescita e della contrazione. Riforma che, non possiamo astenerci dal sottolinearlo, tende a cancellare l’esistenza dell’attuale generazione di ricercatori-docenti precari, cui, stanti le restrizioni del turn-over, è sostanzialmente precluso il riconoscimento del servizio fin qui prestato nonché la valorizzazione della propria produzione intellettuale. Con l’ambizione di creare un sistema di reclutamento imperniato su un indefinito concetto di meritocrazia, il disegno di legge prevede – come è ormai noto – l’entrata in ruolo per chiamata diretta di coloro che, avendo acquisito l’idoneità nazionale all’insegnamento, abbiano usufruito per sei anni di un contratto da ricercatore a tempo determinato (art. 12, c. 6). In un contesto, quale quello universitario, dove la programmazione è di consuetudine a brevissimo periodo, risulta assai difficile credere che il ricercatore abbia una qualche certezza dell’arruolamento alla fine del periodo “di prova”.

Con preoccupazione per il futuro che si viene delineando, rivolgiamo al Rettore le richieste che seguono, formulate con l’obbiettivo condiviso di una ricerca e di una docenza qualitativamente efficenti, le quali sono perseguibili solo con situazioni lavorative eque e dignitose per tutti.

Si richiede pertanto:

– una programmazione trasparente dei reclutamenti;

– la costruzione di un’anagrafe dei lavoratori esterni, come strumento per uscire dall’invisibilità;

– la rappresentanza con diritto di voto deliberativo dei ricercatori-docenti non strutturati negli organi democratici d’ateneo (Consigli di Dipartimento, di Corso di Laurea, di Facoltà, di Amministrazione e Senato accademico);

– la formazione di un’unica figura precaria che abbia mansioni di ricerca e docenza interrelate;

– e, comunque, l’eliminazione immediata dei contratti a titolo gratuito per la docenza esterna da sostituire con condizioni contrattuali la cui natura sia in linea con quelle delle figure di ruolo;

– in attesa della costituzione di un’unica figura di lavoratore subordinato a contratto, richiediamo la gestione a livello centrale della docenza e ricerca esterna, in modo da garantire una maggiore equità di condizioni lavorative e, auspicabilmente, una maggiore trasparenza nell’affidamento dei contratti, sottraendoli così alla discrezione personale e a dinamiche di dipartimento esposte all’influenza delle leggi del mercato;

– il riconoscimento del percorso precario, senza alcuna concessione alla discrezionalità delle commissioni giudicatrici, svolto a vario titolo (contratti di docenz, assegni, etc.), nei nuovi concorsi e nell’attribuzione dell’abilitazione scientifica nazionale prevista dal disegno di legge;

– l’ampliamento dell’accesso ai fondi di ricerca ai ricercatori non strutturati, quale condizione necessaria all’autonomia della ricerca e all’autonomia del ricercatore dalle gerarchie accademiche.

I ricercatori-docenti della faccia oscura della luna richiedono pari diritti e pari condizioni per tutti i lavoratori, perché è in un’università etica che si manifestano le condizioni per una ricerca e una docenza di qualità.

FLC-CGIL

cdpu-CoordinamentoDocentiPrecariUnifi

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martedì 3 novembre 2009

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DOCENTI E RICERCATORI PRECARI UNIFI

Dopo la pausa estiva protrattasi fin nell'autunno inoltrato è necessario riprendere le fila dei discorsi avviati lo scorso anno.
E' ancora più necessario per l'apparizione del disegno di legge della paventata riforma Gelmini-Tremonti, che, stante il taglio dei fondi alla ricerca, prefigura un'università verticistica, antidemocratica e aziendalizzata, e delinea un lugubre destino per i lavoratori esterni della ricerca e della docenza sempre più esternalizzate e precarizzate.

L'assemblea è convocata per mercoledì 4 novembre ore 18.00 allo SNUR in piazza Indipendenza, 8

Partecipate numerosi, ne va del nostro futuro, e diffondete l'appello di convocazione.

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Coordinamento docenti precari Unifi